Morte apparente

Regole, regole e ancora regole, la vita scandita da
dogmi che altri avevano foggiato anche per lui.
Ora eccolo, elettroencefalogramma piatto, solo per
aver rispettato una direttiva.
D’un tratto si vide dall’alto sdraiato sul letto,
finalmente era sereno. Si girò, vide un bagliore e si
sentì tentato nel seguire quella dolce musica.
Poi si scosse, forse un prodigio, di certo non era
ancora la sua ora.

Il talento non paga

Uscì dallo stanzino dove aveva da anni impiantato
il suo letto, stropicciandosi gli occhi assonnati e
rosicchiando un pezzo di cipolla.
Aveva iniziato giovanissima ad esibirsi nello
scalcinato circo di famiglia, ma di diverse
generazioni era forse lei l’unica talentuosa in
grado di rappresentare un‘acrobata degna di tale
appellativo.
Magra, esile, slanciata, volteggiava in aria come
fosse un angelo.

La spirale della vita

L’autunno prelude l’inverno, con i suoi caldi colori
e le sue foglie caduche che si adagiano stanche.
L’inverno prelude la primavera, con il rigido e il
cristallino candore della neve.
La primavera prelude l’estate, con i rinati suoni, i
profumi, le gemme e i dolci incontri.
L’estate prelude l’autunno, con il sole brillante, la
sua afa, il suo boccheggiare e i succosi frutti
maturati al sole.

Dipende da che punto guardi il mondo

Per lui che era trentino, il marchigiano era senza
dubbio del “basso” meridione. Non gli era
particolarmente simpatico, aveva una parlata
strana e faceva una cantilena che lo irritava.
È vero però che è nei momenti del bisogno che si
capisce chi ha delle virtù.
Tra loro, bastò uno sguardo profondo e una stretta
di mano per capirsi.
L’onore, il coraggio e un terribile segreto li unì
fino alla fine.