MILD

Come ogni mattina sono di fronte a questa enorme tazza. Mamma non lo vuole capire, ma anche oggi l’unico che berrà il latte, sarà il lavandino. A me non piace, preferirei un succo.
Vado per prendere la tazza, non c’è, ma trovo il succo. 
Fico! Sono di nuovo dentro una di quelle bolle, dove tutto mi è permesso.
Uno schiocco di dita e sono vestito, saluto mamma, saltello leggero fuori di casa, alla faccia della gravità. Piroettando mi ritrovo davanti a scuola, vedo gli altri entrare, tristi. Io no, io vado verso la libertà.
Mi concentro e in un nonnulla sono al boschetto, il sole mi schiaffeggia la faccia e sorrido inebetito.
All’improvviso tutto si fa cupo, provo ad oppormi, ma non riesco più a pilotare i miei pensieri, il boschetto diventa un intricato e gelido groviglio di rovi e mi sento perso. Grido, ma niente, qualcosa mi è sfuggito di mano, sono solo ed impaurito, c’è anche una sirena in lontananza che mi inquieta.
- Francy, ma ti muovi, non senti la sveglia?! –
Fortuna mamma.


(Tema: Un personaggio storico - Max 1000 caratteri)

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