Io cuore di porcospino, ho paura di soffrire per
amore, specie in questo tempo freddo, dove la
speranza si perde nel bianco della neve.
Tu pianta di vischio, sei parassita del mio cuore,
da cui rubi i minerali che da sola non sapresti
trovare per vivere.
Il destino ci ha voluti diversi! Ed io non posso
neanche cibarmi di te, chè mi intossicheresti
l’anima.
Posso solo aspettare la prossima primavera.
Io sono l’alfa e l’omega
La lama del rasoio scorreva liscia, lasciando glabro
il petto ancora caldo. Gli aveva già impresso con il
primo ferro rovente, il segno dell’alfa sulla fronte,
ora toccava all’omega a livello del cuore.
Tra mente e sentimento, in mezzo un cammino
fatto di ferite, sfregi, bruciature e coaguli di
sangue.
Il gioco consisteva nel farlo ritrovare a chi avrebbe
di certo intuito, ma non subito capito.
il petto ancora caldo. Gli aveva già impresso con il
primo ferro rovente, il segno dell’alfa sulla fronte,
ora toccava all’omega a livello del cuore.
Tra mente e sentimento, in mezzo un cammino
fatto di ferite, sfregi, bruciature e coaguli di
sangue.
Il gioco consisteva nel farlo ritrovare a chi avrebbe
di certo intuito, ma non subito capito.
Sacrificio… al sedano
Era già lì, quasi carponi annusò l’aria. C’era
sempre lo stesso fetore. In quel posto molti dei
suoi erano scomparsi, come risucchiati da quella
pozza di viscoso catrame che gorgogliava di
continuo. Piccole e grandi bolle svogliate
scoppiavano sulla sua superficie.
Si avvicinò di scatto, sta volta aveva ben poco da
sacrificare: un po’ di carne, qualche osso e poche
gambe di sedano appassite.
sempre lo stesso fetore. In quel posto molti dei
suoi erano scomparsi, come risucchiati da quella
pozza di viscoso catrame che gorgogliava di
continuo. Piccole e grandi bolle svogliate
scoppiavano sulla sua superficie.
Si avvicinò di scatto, sta volta aveva ben poco da
sacrificare: un po’ di carne, qualche osso e poche
gambe di sedano appassite.
Selce e piume
Era svenuto, inciampato in una zolla sporgente
mentre fuggiva. Un rivolo di sangue gli scendeva
dalla tempia fino alle labbra semichiuse.
Punte di lance iniziarono a pungolarlo da più parti
per ridestarlo. Tutte le donne del villaggio gli
avevano formato un cerchio intorno.
Poi ecco lei, selce in pugno. Tutta la sua vita era in
mano ad una pazza altera, coperta appena con
piume nere, verdi e blu.
mentre fuggiva. Un rivolo di sangue gli scendeva
dalla tempia fino alle labbra semichiuse.
Punte di lance iniziarono a pungolarlo da più parti
per ridestarlo. Tutte le donne del villaggio gli
avevano formato un cerchio intorno.
Poi ecco lei, selce in pugno. Tutta la sua vita era in
mano ad una pazza altera, coperta appena con
piume nere, verdi e blu.
Destinazione Terra!
“Cupola 8 - Distretto 2”, così recitava la scritta
scolpita nel marmo bianco della possente colonna
d’entrata. Era stato mandato lì dopo un estenuante
processo. Era il 2087 e tutti coloro che si
macchiavano di delitti contro Physis, erano
imbarcati su una navetta e spediti sulla Terra da
anni devastata e invasa dalle scorie; erano tutti
sottoposti al programma di recupero “Green to
survive”.
scolpita nel marmo bianco della possente colonna
d’entrata. Era stato mandato lì dopo un estenuante
processo. Era il 2087 e tutti coloro che si
macchiavano di delitti contro Physis, erano
imbarcati su una navetta e spediti sulla Terra da
anni devastata e invasa dalle scorie; erano tutti
sottoposti al programma di recupero “Green to
survive”.
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