Maledetta Luna!

Era differente rispetto a quanti la attorniavano.
Preferiva rimanere per ore distesa sul prato, coi
lunghi capelli ramati trafitti da mille margherite.
Col naso in su guardava le sfumature rosse delle
nuvole al tramonto.
Allungando l’indice verso il cielo cercava di
delineare i contorni di un lupo, poi si lasciava
sfuggire una lacrima.
Non potevano sapere, ma la notte spesso
rischiavano d’ucciderla!

Bacio amaro

Rannicchiato nella penombra brumosa della
doccia, ero solo con i miei pensieri.
Bagnato, nuca al muro, tirai un sospiro ad occhi
chiusi e nel riaprirli la vidi.
Dapprima esitante, si lasciò presto scivolare verso
me come in un tango, calda nel suo Molinete.
Ora era vicinissima, i miei occhi neri si
specchiavano in lei, poi cadde sul mio sopracciglio
spaccato che ricominciò a bruciare.
Ero sconfitto!

Il terzo occhio

Una soffiata decisa e la vampa che saliva melensa
non c’era più.
I suoi occhi prima fissarono il piatto, poi
iniziarono a perdersi nel turbinio delle stelle del
brodo e gli vennero in mente l’universo e i misteri
della sua creazione.
La teoria degli elementi, quella delle stringhe con
le sue 11 dimensioni, gli universi paralleli, tutto
era chiaro adesso!
“Mangia che si fredda!”, e tornò alla realtà.

Diventerai una parte di 9, efficientemente perfetto. Sarai ASSIMILATO!

2 di 9, in apparenza scollegato dal suo Collettivo,
ora era 1.
Un giorno le fece una promessa; l’avrebbe amata
sempre, difesa da tutto e tutti.
Non aveva però ancora fatto i conti con la sua
Matrice.
Lei non l’avrebbe perso così, solo per uno sciocco
sentimento. Il sibilo della sua voce gli pervase i
sensi.
1 tornò 2 di 9 e la “ bontà” del codice della sua
matrice gli resettò e annichilì il cuore!