Eh le clienti! Spesso troppo chic, finiscono per
risultare solo snob; lo sa bene chi si trova dall’altra
parte, un po’ a disagio e un po’ stizzito, seppur
sempre di nascosto.
Clienti come quella certa Lulù, col contorno labbra
molto rosso, lunghi artigli e naso alla francese, che
ti fa diventare matta.
Sempre la stessa storia, il negozio a soqquadro e
scarpe ovunque, manco fosse stata un millepiedi!
Redentàa
I cardini arrugginiti gemettero.
Le assi di legno parevano cedere sotto il peso dei
passi di Tilòk, oscuro negromante di Klòk.
1203 anni prima aveva scagliato un anatema sulle
donne di Galàa, ora veniva a riscattare il corpo
dell’ultima della stirpe dai capelli blu.
Due occhi cobalto si accesero nel buio del
sottoscala.
L’aria greve si mosse veloce.
Un attimo e Tilòk cadde riverso trafitto alle spalle.
Le assi di legno parevano cedere sotto il peso dei
passi di Tilòk, oscuro negromante di Klòk.
1203 anni prima aveva scagliato un anatema sulle
donne di Galàa, ora veniva a riscattare il corpo
dell’ultima della stirpe dai capelli blu.
Due occhi cobalto si accesero nel buio del
sottoscala.
L’aria greve si mosse veloce.
Un attimo e Tilòk cadde riverso trafitto alle spalle.
Tragedia d’onore
A passi incerti avanzavo nell’oscurità, seguendo il
bagliore in lontananza.
Ora la luce era vicina, mi protesi verso la porta. Il
tempo nella stanza sembrava fermo, quasi fosse
una ricostruzione da museo.
Non la riconobbi subito, ma poi rammentai.
Il mio proposito di dimenticare non era stato
rispettato.
Non era stata mia sorella a disonorare il buon
nome della mia famiglia, ora sapevo la verità!
bagliore in lontananza.
Ora la luce era vicina, mi protesi verso la porta. Il
tempo nella stanza sembrava fermo, quasi fosse
una ricostruzione da museo.
Non la riconobbi subito, ma poi rammentai.
Il mio proposito di dimenticare non era stato
rispettato.
Non era stata mia sorella a disonorare il buon
nome della mia famiglia, ora sapevo la verità!
“Rata-Touille”
Il vecchio Touille uscì collerico dalla cambusa
agitando in aria il mestolo lordo.
Fuori di sé gridava e sfoderava i quattro denti rotti
che gli restavano aggrappati alla bocca.
Il capitano guardò rassegnato, il cuoco cercava di
nuovo il mozzo col muso di topo.
Poi un’esile gamba si allungò da dietro un barile e
Touille cadde, vedendo, con l’occhio buono,
schizzargli via dall’orbita, quello di vetro.
agitando in aria il mestolo lordo.
Fuori di sé gridava e sfoderava i quattro denti rotti
che gli restavano aggrappati alla bocca.
Il capitano guardò rassegnato, il cuoco cercava di
nuovo il mozzo col muso di topo.
Poi un’esile gamba si allungò da dietro un barile e
Touille cadde, vedendo, con l’occhio buono,
schizzargli via dall’orbita, quello di vetro.
“Nomadi radici”
Maledette candele!!!
Lo spinterogeno era andato; era la terza volta in un
mese e adesso non ci voleva.
Sarebbe stato molto meglio aver ascoltato il
vecchio Tchin ed essersi fatto derubare comprando
quel dromedario spelacchiato e puzzolente.
Sabbia solo sabbia! Aveva voglia di tornare
indietro, poi quegli occhi avvolti dalla
loro tagelmust lo trafissero e tornò a sentire gridare
il suo sangue nativo.
Lo spinterogeno era andato; era la terza volta in un
mese e adesso non ci voleva.
Sarebbe stato molto meglio aver ascoltato il
vecchio Tchin ed essersi fatto derubare comprando
quel dromedario spelacchiato e puzzolente.
Sabbia solo sabbia! Aveva voglia di tornare
indietro, poi quegli occhi avvolti dalla
loro tagelmust lo trafissero e tornò a sentire gridare
il suo sangue nativo.
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