Ritorno al mondo futuro

“Intreccia i tuoi pensieri malvagi perché
non possano sfuggirti, illuminali con la
luce di una candela, pervadili con
l’aroma dell’incenso, annichiliscili con la
bellezza di grandi fiori.
Il tuo cuore si scioglierà in lacrime
vedendo i tuoi peccati alla deriva svanire
lontano.”
Parole di un rito antico, ricordo di una
donna saggia, bassa e minuta,
smisuratamente lontana dalla vita
presente e civile.

L’amica fedele

La porta a spinta si aprì e continuò a
cigolare.
Si era fermato in una delle tappe del suo
viaggio. Chiese da bere whisky, come
sempre schifosamente allungato.
Si avvicinò poi al tavolo da gioco,
rimpiazzando il Baffo, a cui levò con
decisione lo sgabello da sotto il sedere.
La mano era vinta? No, il Guercio era un
baro, ma la sua Colt Navy aveva il cane
sempre alzato e fece giustizia per tutti!

Divenire

Dall’alto dei bastioni scrutava le sue
terre, ormai dolci e serene.
Ricordava quando anni prima, in una
giornata torbida di pioggia, un branco di
corvi rabbuiò il cielo, precedendo la
nefasta notizia della caduta di suo padre.
Poi le mani di sua madre a coprire,
piangendo, gli occhi blu.
All’epoca studiava le precessioni degli
equinozi, ma la sua salita al trono fu
anticipata di ben più di 20 minuti!

Sing… ic, sing… ic, singhiozzo

Era un tormento, quando iniziava non se la
smetteva mai. Un sobbalzo dopo l’altro, ancora e
ancora, sulla sedia, in piedi, sdraiata!
La credenza popolare diceva che provocasse
l’espansione del cuore, chissà se era vero
realmente!
Comunque l’unica credenza a cui pensava la
Nannina in quei momenti, era quella della cucina.
Una corsa al suo cospetto, un bicchiere d’acqua e
il tanto agognato sollievo.