Sono anni che ogni mattina scendo al bar da Peppe.
Da piccolo ricordo lo scalpiccio dei tacchi di mamma, che perennemente trafelata, mi infilava un cornetto in bocca, pagava e mi trascinava via.
Da più grandicello, potendo andare a scuola da solo, ordinavo un bel panino col tonno e buttavo l’occhio sulla Gazzetta. Le pagine sapevano di “rosa sport”, e mi facevano sentire grande e ganzo.
Ormai adolescente, era la vetrata del bar di Peppe il mio unico obiettivo mattutino. Addentando il solito panino al tonno, a cui ancora oggi rimango fedele, furtivo, guardavo passare la rossa della 5E, bellissima!
La rossa , a distanza di 40 anni, è un ricordo lontano. Mia moglie è bruna, bella, simpatica, solare, desiderabile. Le ho detto che avrei dovuto fare il turno di notte e sarei rientrato alle 10:00, ma proprio ora la guardo dalla vetrata del bar mentre si bacia con non so chi.
Ho un presagio, sento un clacson avvicinarsi veloce, mi giro, la vetrata si frantuma e il mio panino schizza per aria.
(Tema: Il bar dell'angolo - Max 1000 caratteri)