La
dolce brezza mi coccola il viso,
e
monella, si beffa del mio vestito.
Ogni dì,
alba e tramonto mi strappano un sorriso,
e
ripenso a lui, a quando è partito.
I miei
occhi si perdono nei tuoi orizzonti lontani,
nei
tuoi verdi, nei tuoi blu, nei garriti dei gabbiani.
In
bonaccia porti e dai la vita,
ma in
tempesta spesso, la speranza vedo sparita.
Sulle
tue spiagge passeggio ogni giorno,
lasciandomi
dietro, pensieri tristi e canzoni liete,
e
salendo sul tuo scoglio più alto, torno
per
guardare lontano, per placare la mia sete;
e come
un faro in cerca di qualcuno da salvare,
protendo
il mio petto verso te, mio splendido mare,
e
sperando di poterlo riabbracciare,
mi
tuffo dentro te, l’unico ora, a potermi consolare.
Il tuo
abbraccio è caldo e non sono più sola,
nel
lambire il mio corpo un brivido mi pervade,
e sento
ancora lui vicino, mentre una nuvola bianca,
il mio sguardo dissuade.
Tornando
a riva, mi sento rinata,
coi
capelli di sale e la pelle ambrata,
e
protendo ancora la mia mano sui tuoi orizzonti,
sui
miei segreti, su ciò che a nessuno racconti,
e i
miei occhi si perdono in te mio mare,
perché
so che un giorno, me lo farai davvero riabbracciare.
(Ha partecipato al Concorso artistico-letterario "Inula" indetto per iniziativa dell’associazione Tuttinsieme, con il patrocinio del Comune di Camerota)
(Tema: Echi dal mare - Max / caratteri)