Sono una donna media, con un lavoro medio, che abita in una “piccionaia” di una grande città, dove tutti si incrociano e nessuno si conosce, dove tutti si guardano, ma nessuno vede.
La mia figura diafana, coi capelli raccolti e una sparuta frangetta, sommate ad una voce stridula, mi hanno sempre resa poco invitante. Ho pochi amici, qualche hobby ed una grande, grandissima passione: lo spioncino.
Quel buco, quella proiezione verso il mondo, è qualcosa di irresistibile. Torno a casa dopo il lavoro e ad ogni strano rumore mi fiondo, lo accarezzo e con la lingua fra i denti sbircio.
Ieri sera ho sentito dei rumori strani, poi nulla. Dopo due ore ancora dei tonfi. Erano le 02:00 questa mattina, la porta della mia vicina si è aperta e ho visto uno che stava trascinando qualcosa di grosso dentro un tappeto, ho avuto un sussulto e ho urtato con la fronte contro il portone.
Mi ha sentita, il suo occhio ceruleo è dall’altro lato dello spioncino e in un attimo la sua pistola ci trapassa entrambi.
(Tema: Qualcosa di grosso - Max 1000 caratteri)