Erano le cinque del mattino, a dare la sveglia il povero omino, che come ogni giorno andava al suo orto lungo il fiume, e ci svegliava con quei colpi di tosse tremendi.
Mia madre mi aveva detto di stargli lontano, ché aveva la pertosse e me la poteva attaccare.
Avevo sei anni, lo seguii con gli occhi mentre risaliva le gradinate, tornando a casa.
Ancora due colpi di tosse e cadde sfinito al suolo.
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