Due tazzine, cucchiaini, zuccheriera e biscotti.
Appoggiò la caffettiera al centro del tavolino rosa
accanto al vaso di fiori, un mazzetto di lillà
emanava un buon profumo di primavera.
- Cara Gina, gradisce una o due zollette di
zucchero? -
La bambina era raggiante, il nuovo set da caffè era
perfetto per quel gioco e Gina seduta accanto a lei,
altro non era che il suo vecchio dinosauro di
peluche.
Pane, vino rosso e zucchero
La pubblicità lo rendeva invitante, quello
stuzzichino per fermar la fame che ti assale a metà
pomeriggio, come fosse un toccasana, risolutivo di
ogni problema, peccato si ingoiasse in un boccone
e avesse dieci milioni di calorie.
Pensava che invece fosse meglio quello che
mangiava da bambino; la merenda più buona e
golosa del mondo era quella che gli preparava la
nonna: pane, vino rosso e zucchero.
stuzzichino per fermar la fame che ti assale a metà
pomeriggio, come fosse un toccasana, risolutivo di
ogni problema, peccato si ingoiasse in un boccone
e avesse dieci milioni di calorie.
Pensava che invece fosse meglio quello che
mangiava da bambino; la merenda più buona e
golosa del mondo era quella che gli preparava la
nonna: pane, vino rosso e zucchero.
Plutone gioca con me
Giocavano sempre insieme, felici all'aria aperta.
Era meraviglioso correre spensierati e poi cadere
rotolando nell'erba riscaldata dal sole d’estate.
Era mille volte meglio che fare una partita con un
qualsiasi super videogioco.
Era rilassante accarezzare il suo pelo lungo e folto
e farsi leccare la faccia.
Si chiamava Plutone, perché era come il cane di
Topolino, solo molto più grosso.
Il suo cane.
Era meraviglioso correre spensierati e poi cadere
rotolando nell'erba riscaldata dal sole d’estate.
Era mille volte meglio che fare una partita con un
qualsiasi super videogioco.
Era rilassante accarezzare il suo pelo lungo e folto
e farsi leccare la faccia.
Si chiamava Plutone, perché era come il cane di
Topolino, solo molto più grosso.
Il suo cane.
Volo d'albatros
La vita l’aveva giocata, la sottrazione di quello che
era stato l’unico suo amore, la faceva impazzire.
Allora decise.
Sentiva l’aria fresca sulla faccia, inspirò forte,
chiuse gli occhi, aprì le braccia e si lasciò cadere.
Era serena.
Bastava risalire la corrente, proprio come facevano
gli albatros, immaginando che ad ali spiegate
sarebbe potuta arrivare così lontano da poterlo
finalmente ritrovare.
era stato l’unico suo amore, la faceva impazzire.
Allora decise.
Sentiva l’aria fresca sulla faccia, inspirò forte,
chiuse gli occhi, aprì le braccia e si lasciò cadere.
Era serena.
Bastava risalire la corrente, proprio come facevano
gli albatros, immaginando che ad ali spiegate
sarebbe potuta arrivare così lontano da poterlo
finalmente ritrovare.
Murato vivo
Custode di un sapere unico, la vita mi avrebbe
tramutato in un animale chiuso in gabbia.
Il sapere a volte può rendere prigionieri e mai
parole furono più vere.
Purtroppo il vero tormento era di avere coscienza
che se qualcuno me l’avesse estorto, quel segreto
sarebbe stato fonte di paura e stridore di denti.
Mi decisi allora per una elevazione di spirito, mi
feci murare vivo nella mia umile cella.
tramutato in un animale chiuso in gabbia.
Il sapere a volte può rendere prigionieri e mai
parole furono più vere.
Purtroppo il vero tormento era di avere coscienza
che se qualcuno me l’avesse estorto, quel segreto
sarebbe stato fonte di paura e stridore di denti.
Mi decisi allora per una elevazione di spirito, mi
feci murare vivo nella mia umile cella.
Iscriviti a:
Post (Atom)