Su un foglio giallo stropicciato, aveva lasciato
accanto alla sua ennesima vittima, uno dei suoi
farneticanti messaggi:
Voi, comunissimi, fate solo ombra, potete
unicamente portare l’oscurità nel mondo. Solo Dio
è luce e amore vero che nessuno di voi, anime
corrotte, potrà mai oscurare.
E come sempre aveva dimostrato di essere un
impavido e per farsi beffa di loro si era firmato col
sangue.
L’universo non è ovvio
- Quante saranno ormai le sonde che hanno
mandato a vagabondare per lo spazio? -
- Ma non so, comunque sempre troppe per i miei
gusti! -
Si guardarono profondamente, quasi come a
perdersi l’uno negli occhi dell’altro, poi
all’improvviso scoppiò il parapiglia, una serie di
grasse risate riecheggiò dentro la cabina di
pilotaggio.
- Finché rincorreranno l’ovvio, non credo che ci
incontreremo mai! -
mandato a vagabondare per lo spazio? -
- Ma non so, comunque sempre troppe per i miei
gusti! -
Si guardarono profondamente, quasi come a
perdersi l’uno negli occhi dell’altro, poi
all’improvviso scoppiò il parapiglia, una serie di
grasse risate riecheggiò dentro la cabina di
pilotaggio.
- Finché rincorreranno l’ovvio, non credo che ci
incontreremo mai! -
Ponti fatti di cornicette
Era solo con i suoi pensieri dentro quel quaderno a
righe.
Sua madre gli aveva insegnato che prima di
scrivere, era bello creare una cornicetta sul foglio.
Mamma! Occhi dolci, cuore grande, tanta forza,
anche se non abbastanza da sconfiggere quella
dolorosa malattia.
Certo ormai aveva ben più di dieci anni, sarebbe
stato bene smettere. No!
Le cornici erano solidi ponti verso i suoi ricordi
più cari.
righe.
Sua madre gli aveva insegnato che prima di
scrivere, era bello creare una cornicetta sul foglio.
Mamma! Occhi dolci, cuore grande, tanta forza,
anche se non abbastanza da sconfiggere quella
dolorosa malattia.
Certo ormai aveva ben più di dieci anni, sarebbe
stato bene smettere. No!
Le cornici erano solidi ponti verso i suoi ricordi
più cari.
Iside e Osiride
Era la fenice, il simbolo dell’immortalità, della
resurrezione, era la vita che sconfigge la morte!
Iside lo sapeva e il suo pianto accorato per Osiride,
si placava quando dalle zolle attorno alle radici del
sicomoro, spuntavano grano ed orzo.
Per il “Libro dei morti” era la pianta che sta fuori
della porta del Cielo; usato per i sarcofagi, aveva
la funzionalità di far entrare i morti nell’aldilà.
resurrezione, era la vita che sconfigge la morte!
Iside lo sapeva e il suo pianto accorato per Osiride,
si placava quando dalle zolle attorno alle radici del
sicomoro, spuntavano grano ed orzo.
Per il “Libro dei morti” era la pianta che sta fuori
della porta del Cielo; usato per i sarcofagi, aveva
la funzionalità di far entrare i morti nell’aldilà.
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