Il suo corpo flaccido iniziò a barcollare. Cadde. Lo
avevano strappato alla vita come il vento strappa le
foglie dagli alberi in autunno. Mimì guardò la
scena impassibile, inarcando il sopracciglio destro,
poi abbozzò un sorriso sdegnato.
Aveva un dardo giallo conficcato nel collo con
appeso un piccolo cartellino nero: “M. Âme-
noire”.
Il mercenario poteva ora rivendicare il suo
compenso.
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