Scene di ieri, paure di domani

- Eccolo là! - gridò l’esattore delle tasse.
Le due montagne di nervi così, si avvicinarono
sicure al bancone su cui il poveretto aveva
appoggiato le misere casse di frutta che aveva da
vendere: poche susine, mele e pere per di più
bacate.
- Non ho più nulla, mi rimangono solo la
compagnia del tarlo che sta consumando il mio
sgabello e la mia dignità, che state consumando
vessandomi l’esistenza! -

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