Il vecchio Touille uscì collerico dalla cambusa
agitando in aria il mestolo lordo.
Fuori di sé gridava e sfoderava i quattro denti rotti
che gli restavano aggrappati alla bocca.
Il capitano guardò rassegnato, il cuoco cercava di
nuovo il mozzo col muso di topo.
Poi un’esile gamba si allungò da dietro un barile e
Touille cadde, vedendo, con l’occhio buono,
schizzargli via dall’orbita, quello di vetro.
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