Tranquilla, seduta sulle scale, guardo da giorni le
evoluzioni della “solita” farfalla.
Un raggio di sole filtra tra le foglie del siliquastro
e mi colpisce la fronte.
L’aria calma, ferma e il frinire delle cicale,
rendono l’atmosfera surreale.
Poi d’un tratto qualcosa mi balena a fianco, mi
giro di scatto, il cuore in gola, conosco quelle
ombre.
Sospiro remissiva ma ai miei occhi fugge una
lacrima.
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