Sono un ranger. 4° reggimento alpini paracadutisti.

Nella cabina eravamo tutti seduti e muti come
sempre. I motori pensavano a ronzare.
Il segnale!
Mi alzai, ero l’ultimo della fila.
L’aria era ancora più gelida la notte e l’atterraggio
sarebbe stato a dir poco umido.
Mi sporsi dal portello i miei compagni non si
vedevano più, respirai profondamente e chiusi gli
occhi.
Un balzo e volai giù in picchiata come un falco
pellegrino a caccia delle sue prede.

Nessun commento:

Posta un commento