O.O.B.E. il più bel viaggio di Mia

Stava cercando se stessa Mia, dopo aver fatto tanta
indigestione di civiltà, che altro non era che
ignoranza e ferocia.
La sorte l’aveva portata dal maestro Zao. Lui le
chiese di chiudere gli occhi, le impose la mani e lei
volò.
Ora sentiva odore di incenso e muschio, l’umidità
dell’aria e il gocciolare delle condense.
Aveva capito.
Aprì gli occhi e lì, di fronte stagliata, la Rupe dei
mille Buddha.

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